L'EVOLUZIONE DEL SISTEMA VIARIO FINALESE

Quest’anno, Pino TESTA vuole raccontarci l’evoluzione che c’è stata nella viabilità finalese nel corso dei secoli, lo sviluppo o la rovina, durante le varie fasi delle vicende storiche.; un argomento interessante  che sommato all’amore per il finalese ascolteremo tutti con vero piacere.
Può sembrare strano parlare di strade al giorno d’oggi, quando ci si sposta con relativa facilità e con mezzi sempre più veloci; ma ciò era per i nostri nonni ed anche per i loro padri assolutamente impensabile.  All’alba dell’umanità, quando i primi uomini ritennero più conveniente la vita stanziale anziché quella nomade, iniziò la consuetudine di percorrere il territorio spostandosi a piedi, qualche volta cavalcando un animale e, dopo la scoperta della ruota, con i carri. Fu proprio la consuetudine di percorrere ed usare lo stesso tragitto, che rese necessaria la manutenzione delle prime mulattiere, dei primi sentieri, delle prime importanti strade di collegamento.
La Strada, oltre a diventare un manufatto, divenne anche un “ponte” gettato tra due nuclei familiari, tra due comunità, tra due popoli, e così via. Grazie alla presenza di strade, gli uomini iniziarono a barattare risorse e manufatti. Iniziarono a comunicare, magari con gesti, conoscenze ed esperienze, scambiandole con quelle dei vicini. A volte, le strade furono anche veicolo di contagio, diffondendo batteri sconosciuti alle altre popolazioni. Esse videro lo stagionale rito della transumanza, prima in un verso poi nell’altro. Per mezzo delle strade si diffusero nuove filosofie e religioni, si spostarono eserciti e migrarono intere popolazioni; pellegrini di ogni fede e mercanti di vari prodotti raggiunsero le proprie mete; imperatori, re e regine controllarono uomini e terre. La storia di ogni paese, il suo sviluppo economico, la sua importanza sono legate oggi, come nel passato, all’efficienza dei suoi sistemi di comunicazione. Lo sviluppo della rete viaria nel Finalese fu, naturalmente, condizionata dall’andamento delle fortune o sfortune degli accadimenti e dalle scelte di coloro che, nel corso della storia, si trovarono a gestire il potere politico del territorio. Le stesse strade, seppur in abbandono durante il Medioevo, consentirono l’avanzata delle orde barbariche e furono a più riprese ignare portatrici di pestilenze. Videro transitare reali ed eserciti di tutta l’Europa, genti dell’Africa, venute per razziare, e del Medio Oriente, per commerciare. 
Il corso si ripromette di conoscere la storia delle nostre strade, dal tempo del mito ai giorni nostri.


Le lezioni si avvarranno di supporti multimediali

lezioni

Martedì  Ore 15.30 e 17.00  -  03 incontri – Sede: Sala “Gallesio”

23 Febbraio 2021 - ore 17.00  - 1° incontro
02 Marzo 2021     - ore 17.00  - 2° incontro
09 Marzo 2021     - ore 15.30  - 3° incontro